È necessario vivere in un paese per imparare la lingua?


Oggi vorrei parlarvi di una questione su cui tutti noi, almeno una volta, ci siamo posti delle domande. È necessario vivere in un paese per imparare la lingua? Non penso ci sia una risposta secca a questa domanda, sì oppure no, ma è necessario valutare le diverse situazioni, una ad una.

Se dovessi rispondere in base alla mia esperienza personale con la lingua inglese, dovrei rispondere di no, che non è necessario vivere in un pease per imparare la lingua. Non ho mai vissuto per più di un mese consecutivo nel Regno Unito (ci sono andata un paio di volte durante l’estate per la classica vacanza-studio nei college inglesi), e sono stata negli Stati Uniti solo due volte in vacanza. Quindi ho sempre studiato l’inglese nel mio paese, cioè in Italia, sia da sola, che a scuola, che in una scuola d’inglese privata nel pomeriggio. Forse la lingua inglese fa eccezione, perché è la lingua franca che tutti parlano nel mondo in praticamente tutti i settori, quindi è possibile studiarla anche non in loco.

Se dovessi rispondere in base alla mia esperienza personale con la lingua norvegese, dovrei rispondere di sì, che è necessario vivere in un paese per imparare la lingua. Forse il mio apprendimento della lingua è molto legato al fatto di aver vissuto lì un po’ per caso (ho vinto una borsa di studio con AFS), quindi non so cosa sarebbe successo se avessi scelto di studiare la lingua norvegese a Roma senza pensare di vivere nel paese. Probabilmente, avrei avuto difficoltà, come ne ho incontrate cercando dei corsi di norvegese al mio rientro in Italia. C’è un’università a Roma che offre dei corsi di norvegese, ma mi sarei dovuta iscrivere al corso della laurea triennale per frequentarlo.

Secondo me non c’è una risposta, innanzitutto dipende dalla lingua che si sceglie d’imparare. Per le lingue più diffuse potrebbe anche essere possibile, ma per quelle più particolari potrebbe essere necessario vivere nel paese. Ovviamente vivere e praticare la lingua direttamente sul posto è positivo per l’apprendimento, ma non è detto che funzioni sempre al 100% e per tutti.

Voi che cosa ne pensate? Qual è la vostra esperienza?

7 Comments

  1. Ciao, Lucrezia! Sono tornata ieri d’Italia e sono stata lì per 3 mesi. Posso sicuramente dirti che studiare la lingua in Italia mi ha aiutato tantissimo. Ho studiato italiano prima di andare in Italia, però non ero capace di parlare o scrivere un testo. Credo che abitare nel paese in cui si impara la lingua sia facile solo se la persona cerca di uscire e fare amicizia con i cittadini del paese. Sono stata a due “Multilanguage Exchange” e ho parlato molto in Italiano. Raccomando cercare un grupo di questo tipo su Facebook.

  2. Ciao Lucrezia, grazie per il tuo post, mi ha fatto un piacere ricordare anche la mia esperienza con le lingue straniere. Sono russa e per noi è abbastanza difficile studiare le lingue perché il alfabeto è assolutamente diverso, la grammatica è diversa e cosa che sempre fa piangere – la pronuncia. Secondo me per aver ragione dire che parli la lingua fluente dovessi non solamente parlare senza o quasi senza errori ma anche con accento giusto. Qui vorrei dire che inglese con la pronuncia russa- è divertente, lo stesso italiano con accento russo. Non c’è niente di male, però è una cosa bella aspirare il meglio. La mia esperienza con la prima lingua straniera – inglese- è stata un po’ imbarazzante, perché ho studiato soltanto la grammatica e le parole a scuola da piccola, e non sapevo che la mia pronuncia….non è bella come aspettavo. Invece il mio italiano è diventato in Italia dal quasi nulla. Ho fatto il lavoro volontario in scuole italiane a Trento e Rovereto come una professoressa di inglese o ho vissuto con una famiglia italiana da due mesi. Quindi, le condizioni sono state cosi che non avuto la scelta ma dovevo studiare italiano. L’ho studiato non con libri, ma con conversazioni con la famiglia, altri insegnante alle scuole, amici che ho incontrato li….Sono molto contenta per ho studiato non solo le frase e parole, ma anche il accento giusto! Ecco come il mio italiano è migliorato dal nulla a B2.
    Con questo vorrei dire che ovviamente non è necessario andare al altre paese per studiare le lingue, ma è sempre meglio e più effettivo studiare la lingua nella paese dove la lingua è parlata.

  3. Ciao Lucrezia, grazie molto per il tuo post, perchè in Settembre vado in Italia per Erasmus a spero che migliori il mio italiano 🙂

  4. È necessario vivere in un paese per imparare la lingua? Bella domanda! In base alla mia esperienza si può imparare la lingua nel paese d’origine ma per capire la cultura della lingua che si studia e “testarsi” linguisticamente parlando bisogna passare dei periodi all’estero, anche qualche mese. E’ fondamentale.

  5. No, non è necessario, ma se ti trasferisci in quel paese, potrebbe essere lo stimolo che ti darebbe l’incentivo di imparare quella lingua in maniera straordinaria. Per venire al sodo, se volete imparare la lingua italiana, andate a passare un po’ di tempo in Italia.

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